Ho cercato inoltre di portare delle "prove sul campo" di quanto esposto fino ad ora, ossia ho "esplorato il web" alla ricerca dei siti aziendali italiani, come sono organizzati, e come andrebbero invece gestiti. Come in parte ci si poteva aspettare, il panorama italiano è abbastanza desolante, in quanto la stragrande maggioranza delle imprese usa il WWW come "vetrina" per i propri prodotti, e si limita a pagine statiche, senza possibilità di interazione con il visitatore (molto spesso manca la possibilità di inviare un messaggio di posta elettronica al proprietario del sito). Questo è ovviamente un uso troppo riduttivo di Internet. Molto spesso chi crea pagine per le imprese non tiene presente le reali necessità delle PMI né gli interessi dell’eventuale visitatore, sprecando così un’ottima opportunità commerciale. Per ovviare a questo inconveniente ho stilato un decalogo di parametri da considerare nella creazione di una home page e soprattutto nei suoi contenuti. 
       Uniche due note positive, il fatto che i siti web aziendali non sono più monopolizzati dalle imprese ad alto contenuto tecnologico, segno che anche gli altri settori si stanno interessando al fenomeno Internet, e la presenza di alcune iniziative, come quella del G7 "A GLOBAL MARKETPLACE FOR SMEs" che ha creato un sito Internet di riferimento per le PMI, e questo ha portato anche alla nascita di un sito italiano, direttamente gestito dal Ministero dell’Industria e del Lavoro, con lo scopo di fornire informazioni e di facilitare l’avvicinamento delle PMI alle TIC. 

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