Sono stati analizzati tre
aspetti fondamentali della nostra società, che sono, e saranno sempre
più, modificati dalla Società dell’Informazione e dalle reti
telematiche: lo sviluppo sostenibile, il telelavoro come nuova disciplina
lavorativa da affiancare a quelle tradizionali e infine l’annosa questione
della disoccupazione: la telematica aumenterà o distruggerà
le opportunità di lavoro?
Per quanto riguarda il problema occupazionale, ricordo che la telematica non creerà maggiore disoccupazione ma, come tutte le innovazioni tecnologiche, porterà ad una redistribuzione delle competenze lavorative e ad una diversa composizione della forza lavoro e del concetto di lavoro in sé. Internet senz’altro può essere (e per molti lo è già) fonte di lavoro, e per le PMI è un mezzo per aumentare la propria competitività quindi fonte di un potenziale miglioramento dell’impresa stessa. Dati statistici hanno confermato che i paesi che negli anni ’70 e ’80 hanno maggiormente investito in settori tecnologicamente avanzati, ora hanno un livello di disoccupazione decisamente minore rispetto agli altri paesi industrializzati. Questo comporta per le imprese una riorganizzazione e ristrutturazione interna, ma d’altra parte questo è un processo richiesto da qualsiasi innovazione tecnologica. Ricerche effettuate da studi europei ma non solo, confermano che la Società dell’Informazione sarà portatrice di nuova occupazione, ma anche di tutta una serie di problemi e difficoltà, soprattutto, ma non solo, di carattere sociale. In particolare è necessario investire sui servizi piuttosto che sulle industrie manifatturiere. Resta da risolvere il problema della situazione occupazionale nel breve periodo, alla quale, per ora, non sembrano esserci grandi speranze.
Pagina 04: Conseguenze e vantaggi portati dalla Società dell'Informazione Indice Vai alla pagina dei link riferiti a questi argomenti.
Ultimo aggiornamento: 15 luglio 2006 |