Pagina 03: Sviluppo sostenibile, telelavoro e disoccupazione 
 

        Sono stati analizzati tre aspetti fondamentali della nostra società, che sono, e saranno sempre più, modificati dalla Società dell’Informazione e dalle reti telematiche: lo sviluppo sostenibile, il telelavoro come nuova disciplina lavorativa da affiancare a quelle tradizionali e infine l’annosa questione della disoccupazione: la telematica aumenterà o distruggerà le opportunità di lavoro? 
Nel primo caso la soluzione è quella di dematerializzare la nostra società, di pensare cioè ai beni non più in termini fisici, di atomi, ma in termini virtuali, o telematici, cioè di bit. Per quanto riguarda il telelavoro, grazie anche ad alcune indagini, riteniamo che sia una pratica lavorativa che affiancherà quelle più tradizionali, che prenderà sempre più piede, sia per le agevolazioni tecnologiche sia per il cambio di mentalità degli imprenditori, ma non risolverà il problema della disoccupazione e ancora per qualche tempo non avrà un grande impatto sulle PMI, a causa della necessità di una serie di situazioni difficilmente riscontrabili in una piccola azienda, come un numero sufficientemente elevato di lavoratori, diverse filiali dell’azienda separate e geograficamente distanti, necessità di avere dati aggiornati in tempo reale e così via. 

       Per quanto riguarda il problema occupazionale, ricordo che la telematica non creerà maggiore disoccupazione ma, come tutte le innovazioni tecnologiche, porterà ad una redistribuzione delle competenze lavorative e ad una diversa composizione della forza lavoro e del concetto di lavoro in sé. Internet senz’altro può essere (e per molti lo è già) fonte di lavoro, e per le PMI è un mezzo per aumentare la propria competitività quindi fonte di un potenziale miglioramento dell’impresa stessa. Dati statistici hanno confermato che i paesi che negli anni ’70 e ’80 hanno maggiormente investito in settori tecnologicamente avanzati, ora hanno un livello di disoccupazione decisamente minore rispetto agli altri paesi industrializzati. Questo comporta per le imprese una riorganizzazione e ristrutturazione interna, ma d’altra parte questo è un processo richiesto da qualsiasi innovazione tecnologica. Ricerche effettuate da studi europei ma non solo, confermano che la Società dell’Informazione sarà portatrice di nuova occupazione, ma anche di tutta una serie di problemi e difficoltà, soprattutto, ma non solo, di carattere sociale. In particolare è necessario investire sui servizi piuttosto che sulle industrie manifatturiere. Resta da risolvere il problema della situazione occupazionale nel breve periodo, alla quale, per ora, non sembrano esserci grandi speranze. 



Pagina 04: Conseguenze e vantaggi portati dalla Società dell'Informazione 

Indice
 

Vai alla pagina dei link riferiti a questi argomenti. 


Ultimo aggiornamento: 15 luglio 2006